Decoder multiprocollo per locomotive Doehler & Haass DH10C

Di Dario Sosio (1 Maggio 2016)
 
Decoder Doehler & Haass DH10C
 
Caratteristiche principali:
  • Dimensioni [mm] 14,3 x 9,2 x 1,8;
  • Capacità di carico totale 1,0A;
  • Corrente del motore max 1,0A;
  • Tensione di marcia max 30V;
  • Uscite funzioni: LV, LR 150 mA ciascuna;
  • Uscite funzioni AUX1, AUX2 300 mA ciascuna;
  • Interfaccia SUSI disponibile;
  • Varianti di connessione DH10C-0 (Senza fili di connessione), DH10C-1(Con cavo piatto per presa standard NEM651), DH10C-3(Con conduttori flessibili);
  • Funzionamento a scelta con trasformatori convenzionali a corrente continua, sistemi digitali che utilizzano i sistemi "SelecTRIX 1" e "SelecTRIX 2", Motorola o la norma DCC NMRA;
  • Commutazione automatica tra esercizio analogico e digitale;
  • Nell’esercizio digitale viene utilizzato il sistema programmato per ultimo (nessuna commutazione automatica);
  • SelecTRIX 1 31 livelli di marcia, 100 indirizzi;
  • SelecTRIX 2 127 livelli di marcia, 10.000 indirizzi, 16 funzioni supplementari;
  • DCC indirizzi corti (1-127), indirizzi lunghi (0001-9999), con 14, 28, 126 livelli di marcia;
  • Controllo del carico di ultima generazione, con risposta alla regolazione molto dolce;
  • Diverse varianti di regolazione per un adattamento ottimale al motore;
  • 127 livelli di marcia interni;
  • Frequenza regolabile del motore (a bassa frequenza, 16 kHz, 32 kHz);
  • Regime di blocco con diodi semplici con funzionamento digitale;
  • Uscite delle luci e delle funzioni regolabili in intensità e analogicamente attivabili;
  • Velocità di manovra;
  • Connessioni per motore, fanali e binario elettricamente intercambiabili;
  • Tutte le uscite funzioni liberamente programmabili;
  • Protezione termica;
  • Possibilità di resettare "DCD" e "SX2";
  • Possibilità di aggiornare il decoder (L'aggiornamento è possibile sui binari senza dover rimuovere il decoder).
 
Descrizione generale.
D&H GmbH di Monaco di Baviera diventò molto famosa in Germania in particolare tra gli "ennisti" in quanto fabbricante ed inventore sia di un decoder dalle piccole dimensioni per quei tempi (e di un ottimo sistema per pilotare il motore detto SSD) che del protocollo Selectrix chiamato successivamente Selectrix 1 per distinguerlo dal Selectrix 2 più recente, (il Selectrix 1 era già decisamente meglio dell'FMZ Fleischmann). Applicò inoltre il Protocollo MM1 e MM2.
In sostanza era il fornitore delle elettroniche per la TRIX – MINITRIX quando erano ancora fuori dall'orbita Maerklin, esse erano così marchiate SELECTRIX, mentre il logo D&H credo arrivò successivamente quando non fu più solo fornitore esclusivo per TRIX. In seguito D&H per stare su un mercato più ampio ha prodotto anche altri decoder integrando il protocollo DCC ed interfaccia SUSI, i modelli sono:
  • DH05C identico al 10 ma dalle dimensioni più piccole (13,2 x 6,8 x 1,4) e con solo 0,5 A pertanto indicato per la scala Z o per spazi ristretti nella N
  • DH12A = PluX 12
  • DH16A = Plux 16
  • DH18A e DH21A
Produce inoltre tutta la relativa elettronica per il sonoro, nonché la linea digitale completa per Selectrix 1 e 2 MM1, MM2, DCC e decoder per funzioni, compatibile Railroad & Co, TrainController, WinDigipet.
P.S. le CV ed il software sono identici per tutti i modelli elencati ed utilizza ovviamente i menzionati protocolli Selectrix 1, Selectrix 2, Mororola 1 e 2 e DCC e riconosce inoltre la DC.
Il protocollo "Selectrix 1" è molto avaro nei settaggi, ha solo 8 variabili di configurazione divise tra Basic Setup e Extended Setup e solo 111 indirizzi, ma nonostante ciò, ripeto, ebbe grande successo, successivamente nacque il Selectrix 2 che utilizza le stesse CV del DCC ma in ordine diverso. Il DCC non risponde appieno alla NMRA infatti leggendo le 8 CV di base con il relativo tasto dell'Intellibox 2 si ha il messaggio "ERROR", in quanto tra queste 8 CV manca la 6.
Il dec DH10C è nelle dimensioni e nella potenza il classico dec per la scala N, dimensioni 14,2 x 9,3 x 1,5; 1,0 A per il motore; uscite LV ed LR da 150 mA ciascuna e AUX 1 e 2 da 300 mA ciascuna.
Analizzando la lista delle CV supportate, salto a piè pari quelle classiche tipo la CV 29, quelle per il Consist, quelle per dimmerare le luci ecc. e mi soffermo su quelle particolari.
Come detto manca la CV 6 e mancano anche le CV dalla 67 alla 94, pertanto la curva di accelerazione/dec va fatta utilizzando la CV 48 che dispone di 8 curve già programmate, dalla lineare alla più flessa (logaritmica). Pertanto si impostano la CV2 la CV 5 e la CV48 oltre naturalmente alla 3 ed alla 4.
La CV9 imposta la frequenza del motore su 3 soglie: bassa frequenza, 16 Khz e 32 Khz per Fauhlaber e Maxxon o comunque motori ad induzione o a campana che dir si voglia.
Interessante la CV 51 per chi installa il decoder su loco che non posseggono l'intefaccia per cui si è obbligati a saldare i 6 fili qua e la…. questa Cv permette di invertire via software i fili del motore, quelli delle luci e quelli delle prese di corrente, diciamo pure che i fili possono essere saldati a caso (mantenendo però l'ordine che i 2 del motore vanno saldati al motore e così via) e poi con la programmazione s'interviene per dare la direzione corretta e la relativa luce. (l'inversione delle prese di corrente serve per la DC)
La F4 ovvero di default la classica opzione per eliminare l'inerzia, su questo dec non interviene sulla velocità impostata con la CV 5 ma con la velocità impostata con la CV 61, pertanto può essere impostata una velocità differente, inoltre con CV62 si può impostare l'inerzia voluta alla velocità della CV 61. Veniamo ora al MUST e vanto della D&H per i propri decoder ovvero l'interfacciamento con il motore chiamato SSD Super-Soft-Drive.
Le CV sono la 49 "durata dell'impulso e la 50 "variante di regolazione" ognuna ha 4 regolazioni, se si pone la regolazione "0" sulla CV 50 la regolazione sarà ancora più fine e verranno rese attive anche le CV56, 57, 58 e 59 rispettivamente azione proporzionale, integrale, cronometraggio e lunghezza impulso.
Il decoder ha software aggiornabile ed è prodotto in 3 versioni: senza cavi "0", con piattina per interfaccia NEM 651 "1" e con cavi liberi a saldare "3".
 
Manuale

Manuale(Inglese)

Manuale(Italiano)

 
Pro
Il dec D&H è quel che si dice un "mulo", non ho mai avuto problemi di sorta, mai uno bruciato o difettoso dalla fabbrica, o dovuto per qualche motivo resettare la CV 8, quindi in conclusione direi molto semplice, veloce nella programmazione e robusto, poi un'interfaccia con i motori veramente ottima. Per le mie esigenze modellistiche lo ritengo molto valido, per me attualmente è il preferito per la scala N.
 
Contro
Direi progettato pensando alla scala N europea, tutta la parte relativa alla configurazione delle maschere per le luci (tipo Zimo) è assente, magari utilizzando aux 1 e 2 ci si può ingegnare a fare quella svizzera, ma per chi ama l'americano non è il dec consigliato. Poi per la scale maggiori forse per qualche loco particolare si può pretendere qualcosa di più accurato per le curve di acc/decel.


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