Coesistenza DCC - Analogico

Discussioni inerenti l'esecizio, l'installazione e la gestione di sistemi digitali per il modellismo ferroviario.

Moderatore: Seba55

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tfsm
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#16 Messaggio da tfsm »

Cuori degli scambi a parte, confermo che i rilevatori di presenza di Buddace funzionano perfettamente anche con trazione analogica.

carmaxspe
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#17 Messaggio da carmaxspe »

Seba55 ha scritto:Mah, io uso quasi esclusivamente scambi Tillig Elite cod. 85xxx, senza polarizzare il cuore.
Seba
Sono gli scambi Tillig Elite che ho anch'io e che hanno una linguetta metallica
per polarizzare il cuore.

Questa linguetta è connessa ad entrambe le due rotaie interne dello scambio,
quindi sono necessarie due scarpette di giunzione isolanti per non fare un corto
con le corrispondenti tratte di rotaia oltre lo scambio.

Con le scarpette isolate il cuore, se non alimentato, rimane senza tensione
(diciamo 7/8 cm) quindi si vede che hai loco con ottima captazione e
abbastanza lunghe.

Comunque incuriosito dalla domanda di Buddace ho fatto un controllino.

E' vero che è da più di un anno che ho fatto l'impianto e non l'ho più
riguardato ma sono comunque un minchione.

Il cuore dello scambio viene alimentato anche in digitale per il semplice fatto
che il circuito di alimentazione del decoder è separato dal DCC (come da manuale)
e continua ad dare tensione al decoder anche se alimento le rotaie in analogico.

Però il Fairbanks-Morse Santa Fè RR del 1961 senza decoder, quando ci passa sopra
a velocità  non da slot car, si pianta :wink: .
Massimo Carozzo

machalley
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#18 Messaggio da machalley »

carmaxspe ha scritto:
Seba55 ha scritto:Mah, io uso quasi esclusivamente scambi Tillig Elite cod. 85xxx, senza polarizzare il cuore.
Seba
Sono gli scambi Tillig Elite che ho anch'io e che hanno una linguetta metallica
per polarizzare il cuore.

Il cuore dello scambio viene alimentato anche in digitale per il semplice fatto
che il circuito di alimentazione del decoder è separato dal DCC (come da manuale)
e continua ad dare tensione al decoder anche se alimento le rotaie in analogico.:wink: .
In questo caso, impianto alimentato in analogico e cuore degli scambi alimentati in digitale con alimentazione separata, non c'è rischio che durante il passaggio della locomotiva, tra "le due sezioni" venga a crearsi un corto?

carmaxspe
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#19 Messaggio da carmaxspe »

Faccio una supposizione che non so se è esatta perché francamente non ho mai approfondito.

Il DCC funziona come le prese di casa: il neutro (una rotaia) rimane ad una tensione di
riferimento, il segnale (l'altra rotaia) è un'onda squadrata a frequenza variabile tra +15v e -15v.

Se è potrei avventurarmi a fare delle ipotesi per rispondere a Machalley.
Massimo Carozzo

Buddace
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#20 Messaggio da Buddace »

ho perso il filo ma secondo me si sta facendo un pò di casino...
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Seba55
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#21 Messaggio da Seba55 »

Passo, non capisco cosa centra la polarizzazione del cuore, che è un semplice contatto elettrico con, a scelta, una delle due rotaie, con il DCC o l'analogico.
Ultima modifica di Seba55 il martedì 10 giugno 2014, 17:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#22 Messaggio da carmaxspe »

Buddace ha scritto:ho perso il filo ma secondo me si sta facendo un pò di casino...
Riassumo.

Alimento il tracciato in CC.

Il cuore dello scambio (che è isolato dal tracciato) rimane alimentato dal decoder quindi in DCC.

La domanda di Seba era: perché non si verifica un corto quando una macchina passa
sopra lo scambio?
Massimo Carozzo

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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#23 Messaggio da Seba55 »

Il cuore dello scambio, ripeto, è in contatto elettrico con, a scelta, una delle due rotaie, Il DCC non centra. Correggetemi se sbaglio
Seba55

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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#24 Messaggio da Buddace »

Ma scusa perchè il cuore dello scambio sarebbe alimentato in DCC ?
In ogni caso un corto tra DCC e CC fanno fare una bella fumata alla centrale digitale
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#25 Messaggio da docdelburg »

Proviamo a mettere un pò d'ordine.
1) il cuore di un deviatoio è polarizzato da un meccanismo che collega elettricamente il cuore a una delle due rotaie; in questo non c'è differenza se il tracciato è in analogico o in digitale.
2) il meccanismo è mosso per lo più dal motore che muove gli aghi del deviatoio, o direttamente perchè c'è uno switch interno (Tillig, Tortoise) o perchè si attiva con un movimento meccanico (Peco, servomotori....).
3) molto spesso i motori dei deviatoi sono mossi da alimentazione diversa da quella del tracciato ma in questi casi non c'è possibilità  di commistione tra l'alimentazione di trazione e quella dei motori, a meno che non si creino contatti fortuiti e non previsti. Nella migliore delle ipotesi si hanno infatti due bus diversi che possono essere o entrambe digitali o uno digitale e uno analogico.

Quindi il problema sembrerebbe essere limitato al fatto che alimentando in analogico un tracciato solitamente alimentato in digitale e i cui deviatoi sono mossi tramite comandi digitali, i deviatoi stessi possano non essere comandabili correttamente; ma nella loro posizione comandano comunque la corretta polarizzazione del cuore.

Siete d'accordo oppure ho scritto delle gran cavolate.... :oops:
Meglio testa d'acciuga che coda di balena!

Mauro Menini

Mario De Prisco
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#26 Messaggio da Mario De Prisco »

Sono d'accordo.
Ma era questo il tema proposto in origine?
Ciao a tutti
Mario

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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#27 Messaggio da docdelburg »

Mario De Prisco ha scritto:Sono d'accordo.
Ma era questo il tema proposto in origine?
Ciao a tutti
Mario
Hai ragione, il tema era un pò più complesso, ma ci si stava incaponendo sulla polarizzazione dei cuori in digitale/analogico.
Non ho elementi tecnici per rispondere alla domanda originaria; con il buon senso potrei azzardare che tutta una serie di funzioni tipiche del digitale (moduli per loop, comandi da retroazione, frenate ABC e via dicendo) non funzionerebbero se alimentate in analogico. Rimane il forte dubbio che alcuni di questi dispositivi potrebbero anche essere danneggiati da una alimentazione analogica ma credo che il discorso vada fatto per singolo elemento se non addirittura per singola marca all'interno di uno stesso tipo di elemento. Infatti Nuccio afferma che alcuni dispositivi progettati da lui non riportano danni se alimentati in analogico, cosa che farebbe pensare che la stessa cosa non può essere esclusa con altri dispositivi di altra marca.
Meglio testa d'acciuga che coda di balena!

Mauro Menini

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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#28 Messaggio da carmaxspe »

Ora faccio una semplice domanda perché veramente mi sono perso anch'io.

Quando lavoro in DCC, a parte comandare anche il moto dello scambio, l'uscita del decoder
che polarizza lo scambio è DCC o no?

Cioè, che razza di tensione trovo sul cuore?
Massimo Carozzo

golfredo castelletto
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#29 Messaggio da golfredo castelletto »

carmaxspe ha scritto:Ora faccio una semplice domanda perché veramente mi sono perso anch'io.

Quando lavoro in DCC, a parte comandare anche il moto dello scambio, l'uscita del decoder
che polarizza lo scambio è DCC o no?

Cioè, che razza di tensione trovo sul cuore?

Questa discussione mi ricorda di una volta che vidi due amici parlare ciascuno di una persona diversa convincendosi a vicenda che stavano parlando della stessa persona :lol: :bla: PS: lo dico con simpatia .....

Allora: se alimenti i treni in CC (analogico), sugli scambi cuori compresi devi per forza avere CC e basta. Altrimenti succede quello che ha detto Nuccio ... fumo :oops: Quindi se nelle rotaie hai DCC anche sullo scambio cuore compreso devi avere DCC.
Il movimento dello scambio invece lo puoi fare con tutto: CC, DCC, mulino a vento, a mano ...
Esempi: puoi comandare in DCC un decoder che fa muovere un servo che muove uno scambio, la corrente che arriva al servo la puoi prendere direttamente dal DCC (che è pur sempre una corrente ...) oppure usi il dcc solo per pilotare il movimento del servo e al servo dai un'altra alimentazione proveniente ad esempio da un trafo. Questa corrente "esterna" in ogni caso sarà  comunque diciamo così pilotata dal decoder in quanto ai servo devi dare 5 vol. Più facile ancora se usi le bobine: utilizzi un decoder per decidere l'attivazione o meno della bobina che la puoi alimentare o con lo stesso DCC oppure con un trafo esterno o un alimentatore. Alcuni decoder sono già  predisposti per avere la cosiddetta alimentazione esterna degli accessori, cioè utilizzano il DCC che arriva dalla centrale+booster per prelevare solo il segnale digitale con le informazioni (tipo accendi il rosso, spegni il verde, va a remengo, ecc.) e utilizza un alimentatore o trafo esterno per dare corrente agli accessori (bobine, semafori, ecc.). Altri decoder invece non hanno questa possibilità  e quindi alimenti tutti gli accessori con il DCC sia per il segnale che per la corrente.
Calcola che il DCC è una corrente elettrica all'interno della quale viaggia anche un segnale digitale (detta in termini terra terra), quindi la puoi usare sia come forza motrice che come trasmissione di informazioni verso qualcosa che è in grado di interpretarle tipo i decoder. Spero di non aver fatto ulteriore casino .... :bla: :D

carmaxspe
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Re: Coesistenza DCC - Analogico

#30 Messaggio da carmaxspe »

golfredo castelletto ha scritto: Questa discussione mi ricorda di una volta che vidi due amici parlare ciascuno di una persona diversa convincendosi a vicenda che stavano parlando della stessa persona :lol: :bla: PS: lo dico con simpatia .....

Allora: se alimenti i treni in CC (analogico), sugli scambi cuori compresi devi per forza avere CC e basta. Altrimenti succede quello che ha detto Nuccio ... fumo :oops: Quindi se nelle rotaie hai DCC anche sullo scambio cuore compreso devi avere DCC.
Il movimento dello scambio invece lo puoi fare con tutto: CC, DCC, mulino a vento, a mano ...
Esempi: puoi comandare in DCC un decoder che fa muovere un servo che muove uno scambio, la corrente che arriva al servo la puoi prendere direttamente dal DCC (che è pur sempre una corrente ...) oppure usi il dcc solo per pilotare il movimento del servo e al servo dai un'altra alimentazione proveniente ad esempio da un trafo. Questa corrente "esterna" in ogni caso sarà  comunque diciamo così pilotata dal decoder in quanto ai servo devi dare 5 vol. Più facile ancora se usi le bobine: utilizzi un decoder per decidere l'attivazione o meno della bobina che la puoi alimentare o con lo stesso DCC oppure con un trafo esterno o un alimentatore. Alcuni decoder sono già  predisposti per avere la cosiddetta alimentazione esterna degli accessori, cioè utilizzano il DCC che arriva dalla centrale+booster per prelevare solo il segnale digitale con le informazioni (tipo accendi il rosso, spegni il verde, va a remengo, ecc.) e utilizza un alimentatore o trafo esterno per dare corrente agli accessori (bobine, semafori, ecc.). Altri decoder invece non hanno questa possibilità  e quindi alimenti tutti gli accessori con il DCC sia per il segnale che per la corrente.
Calcola che il DCC è una corrente elettrica all'interno della quale viaggia anche un segnale digitale (detta in termini terra terra), quindi la puoi usare sia come forza motrice che come trasmissione di informazioni verso qualcosa che è in grado di interpretarle tipo i decoder. Spero di non aver fatto ulteriore casino .... :bla: :D
Allora grazie comunque per le precisazioni Golfredo e ancor di più per il
tempo che hai voluto perdere per il dettaglio, lo dico sinceramente.

Però queste cose mi sono note, è la discussione che confonde un po' le cose.

Ripeto: ho alimentato il circuito in CC per provare un vecchio Santa Fè RR e mi sono
dimenticato, per errore, che lo scambio aveva ancora il cuore alimentato dal decoder
che ha sua sua sorgente AC separata e quindi sul cuore erano presenti i +/-15 DCC.

Quando la loco ci passa sopra ha un singulto che la rallenta momentaneamente
ma non fuma niente.

Ciò non toglie che è una cosa che non è bene fare.

Grazie ancora.

Massimo.
Massimo Carozzo

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